Questa, anticamente, rappresentava una processione esclusivamente penitenziale, in ricordo del miracolo di un' Ostia consacrata divenuta sanguinolenta, avvenuto intorno all'anno 1000 nella casa di una donna ebrea che, dubitando della presenza del Santissimo Sacramento nell' Ostia, finse di prendere la Comunione e poi, una volta a casa, la mise in una padella.
L’ abitazione della donna ebrea è divenuta poi la Cappella del Santissimo Salvatore, e conserva la santa reliquia dell' Ostia profanata (detta l' Ostia fritta).
La processione dei Misteri esce dalla Cattedrale alle ore 20,30 ed è organizzata dall' Arciconfraternita del SS. Sacramento.
In questa occasione non viene portato in processione il pregiato gonfalone bianco con piume di struzzo, ma uno nero, uguale in tutto e per tutto (se non nel colore) a quello festivo. Ugualmente per il baldacchino, che in questo caso è rosso.
In questa occasione non viene portato in processione il pregiato gonfalone bianco con piume di struzzo, ma uno nero, uguale in tutto e per tutto (se non nel colore) a quello festivo. Ugualmente per il baldacchino, che in questo caso è rosso.
Infatti, quando il corteo si svolgeva di Sabato Santo e veniva portata il processione l' Urna d' argento con il Santissimo Sacramento, veniva usato il baldacchino bianco festivo, perchè è il colore del Corpo di Cristo; attualmente viene portata solo la reliquia della Spina Santa.
Le statue portate in processione sono quattordici: la Domenica delle Palme, l' Ultima Cena, Gesù nell' orto, l' Angelo Confortatore, San Pietro, la Flagellazione, l' Ecce Homo, la Salita al Calvario, la Veronica, Gesù Crocifisso, la Maddalena, Cristo Morto, S. Giovanni e la Desolata.
Dall' ingresso nella città di Gerusalemme, sino alla deposizione del corpo di Cristo avvolto nel sudario, il sacro corteo rappresenta ogni singolo momento della "Passio Christi": epifania della morte.
Dall' ingresso nella città di Gerusalemme, sino alla deposizione del corpo di Cristo avvolto nel sudario, il sacro corteo rappresenta ogni singolo momento della "Passio Christi": epifania della morte.
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Nel passato questa processione usciva il Sabato Santo ed aveva una peculiarità tutta sua, unica nel suo genere: la partecipazione di tutto il clero cittadino con a capo il suo Arcivescovo e, fino ad alcuni anni or sono, un tabernacolo argenteo contenente il Santissimo Sacramento.
A condurre l' Urna erano quattro sacerdoti scalzi e veniva impartita perfino la benedizione finale, impossibile in quel giorno di silenzio liturgico.
Soltanto nel secolo XVII, in piena dominazione spagnola, alla processione furono aggiunte le quattordici statue che ripercorrono in successione le tappe e i personaggi della Passione, condotte a spalla da tutte le altre numerose confraternite della città, invitate dall' Arciconfraternita del SS. Sacramento, ordinate per anzianità e tutte rigorosamente a piedi nudi.
A partire dalla Pasqua 2006, la processione è tornata a svolgersi durante la tarda serata del Venerdì Santo, secondo la tradizione inaugurata nel XVII secolo.
Un provvedimento arcivescovile di Mons. Reginaldo Addazzi (1947-1971) negli anni scorsi aveva infatti collocato il sacro corteo al Sabato Santo, resasi vuota questa giornata in seguito alla riforma di Pio XII (Novus Ordo), che spostava la Resurrezione dal mezzogiorno del sabato alla mezzanotte di quel giorno.
.- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
- Foto a cura di Savio Palmieri (2 aprile 2010).- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione.
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